Negli ultimi anni, il settore del Gaming ha visto una crescita esplosiva in termini di popolarità e fatturato, dovuta alla sempre maggior diffusione di giochi su piattaforme online e mobile, rendendola un’attività accessibile a tutti. Proprio per questo, il mercato del Gaming rappresenta un’opportunità interessante per le aziende che vogliono raggiungere un pubblico di giocatori sempre più vasto e coinvolto.
I videogiochi non sono più, ormai da anni, un passatempo esclusivamente per i giovani. Secondo il report di IIDEA del 2023, il 55% dei gamer rientra nella fascia d’età tra i 25–64 anni e la percentuale di giocatrici con una routine di svago abbastanza consolidata è in costante aumento. «Questo significa che le opportunità di targeting sono molteplici, che i touchpoint dell’utente diventano sempre più multicanale e che il mercato dei videogiochi è in grado di raggiungere un pubblico ampio e diversificato», afferma Davide Tran, CEO di AdKaora, che aggiunge: «La nostra offerta di gaming advertising, in partnership con Anzu, la piattaforma più avanzata nel mondo di in-gaming adv, offre agli inserzionisti la possibilità di raggiungere un vasto pubblico di appassionati di videogiochi attraverso formati pubblicitari nativi, immersivi e realistici, creando un’associazione positiva con il brand senza interrompere l’esperienza di gioco. Una soluzione di targeting che si avvale di una grande audience, composta da oltre 5 milioni di utenti attivi al mese e 218 milioni di impression su tutte le piattaforme di gioco (mobile, pc e console) che comprendono diverse categorie, tra cui sport e azione».
Per raggiungere le generazioni più giovani e le community di teenager, AdKaora ha integrato, in partnership con Hmble, una soluzione dedicata agli e-sport che coinvolge gli influencer del mondo gaming. I gamer influencer hanno una community molto più fedele e affezionata: secondo una ricerca di YouGov, “The power of Gaming Influencers” del 2021, in Italia il 58% dei gamer si fida degli influencer che seguono e, per questo, sono più portati a voler provare un nuovo brand o un nuovo prodotto. Inoltre, con l’amplificazione dei contenuti e di creatività realizzate ad hoc anche sui social media come Instagram, TikTok e YouTube, è possibile colpire più direttamente le community di gamer e di appassionati parlando il loro linguaggio.
Un canale, quello del gaming adv, che alcune aziende stanno sposando come per esempio Coca-Cola per promuovere il brand Sprite con l’attivazione di una campagna, online nei mesi di giugno e luglio, in cui è stato pianificato il formato video in-app a un target di mobile gamer maggiore di 16 anni e appartenenti alla Gen Z.
L’obiettivo della campagna era aumentare la brand awareness del prodotto Sprite nei confronti di una generazione molto giovane, intercettandola negli ambienti in cui sono più presenti, attivi e attenti ai contenuti. Il formato video in-app di AdKaora permette di raggiungere l’audience desiderata su un’inventory qualificata e in ambienti premium.
La connessione con le interazioni dei gamer è molto alta: il formato, infatti, si integra in maniera “seamless” all’interno dell’esperienza del gioco, risultando molto d’impatto per l’utente, e raggiungendo così risultati importanti per i brand in termini di visibilità. I risultati della campagna confermano l’efficacia dei formati perfettamente inseriti all’interno della storia del gioco, registrando un VTR del 99%, dato decisamente superiore ai benchmark di mercato.
Attraverso la pubblicità in-game, Sprite ha raggiunto un target molto preciso con un formato che contribuisce a rafforzare brand awareness ed engagement, in un ambiente con alte garanzie di brand safety: tutti KPI fondamentali per una strategia che colpisce principalmente la parte alta del funnel del consumatore.
In sostanza, perché un brand dovrebbe investire in gaming advertising?
Per raggiungere tutti i tipi di audience in un unico ambiente - Oggi lo stereotipo del gamer non esiste più: dai ragazzini agli adolescenti, dai genitori ai nonni, il videogioco è diventato un’abitudine diffusa tra diversi segmenti di pubblico con abitudini di acquisto eterogenee fra di loro. Alcuni possono essere professionisti alto-spendenti, interessati agli ultimi prodotti tecnologici, mentre altri potrebbero essere genitori che nell’attesa di riprendere i figli a scuola, passano il loro tempo a giocare al Candy Crush Saga di turno.
Per catturare la totale attenzione dell’utente costruendo una efficace brand awareness - L’integrazione di formati adv di diverse tipologie all’interno di un gioco può contribuire a un’associazione positiva del brand e una percezione gradita della pubblicità, perché qui si offre un’esperienza di gioco non intrusiva. La connessione con un pubblico difficilmente impegnato nel multitasking permette, inoltre, di ottenere un alto livello di attention dell’utente sul messaggio, stimolando maggiormente la probabilità di ricordare e conoscere il marchio in questione.
Per raggiungere utenti “influenti” che giocano ai videogiochi - I giocatori sono anche influencer. Secondo una ricerca di Anzu, il 51% dei giocatori dà consigli agli altri giocatori e il 47% li influenza, mentre il 46% dei gamer cerca di essere il primo a conoscere le novità del settore facendo da pioniere.
Per differenziarsi dalla concorrenza - Il gaming advertising è un trend saldo a livello internazionale. Sfruttare un nuovo canale di advertising permette ai brand, che decidono di salire a bordo, di essere presenti dove i loro concorrenti ancora non lo sono.